lunedì 8 settembre 2014

Il Servizio Gioco e Benessere

La clownterapia è una delle attività proposte dal Servizio per il Gioco e il Benessere del Bambino in Ospedale: ciò nasce da un'idea del Dipartimento Attività integrata di Pediatria (Azienda Ospedaliera) dell'Università degli Studi di Padova. L'obiettivo promosso è quello di tutelare l'integrità psicorelazionale del bambino malato, durante il suo breve o lungo periodo di permanenza in ospedale. Per raggiungere questo scopo, si è riscontrato che uno degli strumenti più efficaci che si possono adottare è quello del gioco che è lo spazio in cui:

  • potenziare le risorse del bambino;
  • riattivare la sua autostima danneggiata dall'esperienza di malattia;
  • garantire la continuità con il suo ambiente abituale (casa, stanza, famiglia, amici, giocattoli);
  • contribuire alla formazione di una personalità equilibrata

In tal modo, il bambino ricorderà il ricovero e la malattia come una tappa del suo delicato processo di sviluppo.



(Tratto dal libro Clown di corsia di Salvatore Oscar Sechi e rielaborato personalmente)


Grazie all'esperienza di tirocinio come clown di corsia, posso confermare che il gioco tra bambino e clown è indispensabile per creare quella "relazione magica" che permette di dare spazio all'immaginazione e alla fantasia, colorando così i sogni del piccolo.



martedì 19 agosto 2014

Il clown nel film "Patch Adams"

Prima di iniziare il corso di clownterapia, i clown veterani hanno caldamente consigliato di vedere il film "Patch Adams" con Robin Williams, attore deceduto tristemente l'11 agosto scorso e verso cui nutro una profonda stima per aver abilmente interpretato dei ruoli rilevanti, grazie ai quali ha trasmesso preziosi insegnamenti di vita.
Nel film, una delle frasi che mi ha colpito di più è:

"Se si cura una malattia si vince o si perde, se si cura una persona, vi garantisco che in quel caso, si vince qualunque esito abbia a terapia."

Mi rendo conto che queste parole rispecchiano perfettamente il mio stato d'animo in corsia: stabilire un contatto con la gente che, malgrado la malattia, ha comunque il desiderio di sorridere alla vita, è una cosa davvero gratificante.

Un clown, infatti, è colui che è in grado di dare e ricevere amore.

Questo significa che ognuno di noi, in maniera del tutto speciale e unica, può diventare clown, perché ci sono infiniti modi per amare e lasciarsi amare...basta solo volerlo!

lunedì 11 agosto 2014

Profili dei vari tipi di clown

Esistono tre diversi tipi di clown:
  • il BIANCO (razionale, abile, signorile, ha smorfie di disprezzo, ha atteggiamenti superbi e arroganti);
  • l'AUGUSTO (giocherellone, disordinato, goffo, non ha paura di mostrare le sue debolezze);
  • il TRAMP (personaggio tipicamente americano, di cui esiste sia la versione triste che quella felice, vagabondo, sognatore, solitario in cerca di affetto).



Durante il periodo di tirocinio, mi sono spesso chiesta a quale di queste categorie appartengo e, ahimè, non sono ancora giunta ad una conclusione.
Forse mi devo dare ancora un po' di tempo perché riesca a scoprire la vera natura del mio clown.

giovedì 3 luglio 2014

Il primo clown di corsia e la fondazione di "Dottor Clown Italia"

Il primo clown di corsia, contrariamente a ciò che si pensa, non è stato Patch Adams, bensì Christensen (1978), un clown professionista del Big Apple Circus, il quale inventò un servizio ospedaliero nel "Babies and Children Hospital" del Columbian Presbyterian Medical Center di New York, con lo scopo di utilizzare la risata e la fantasia come antidoto allo stress ospedaliero.

Sulla base di questa iniziativa, nel 1995 iniziano le attività dei "dottor Sogni" anche in Italia e, nel 1996, grazie alla Fondazione Garavaglia, nasce Dottor Sorriso onlus, un movimento che ha avuto il ruolo fondamentale di introdurre la clownterapia in alcuni istituti di riabilitazione, accompagnando con la forza della comicità dei bambini affetti da disabilità fisiche e mentali, patologie psichiche, malattie croniche e degeneranti.
Infine, nel 2005, grazie alla collaborazione e al sostegno del Dott. Evaristo Arnaldi ("Dott. Baristo"), nasce il progetto della Confederazione "Dottor Clown Italia", di cui ora fanno parte i gruppi di Padova, Vicenza, Belluno, Sassari (Happy Clown Sassari), Mestre (Il Piccolo Principe) e Rovigo.

Sono davvero orgogliosa di far parte di questo progetto di volontariato che sarà molto utile per la mia formazione e realizzazione personale.

(Tratto dal libro Clown di corsia di Salvatore Oscar Sechi e rielaborato personalmente)


Norman Cousin e la Gelotologia

La nascita dell'attività di clown di corsia è basata sulla consapevolezza dello straordinario beneficio del sorriso sullo stato di salute: ciò infatti si può riscontrare grazie all'esperienza di Norman Cousin. Il giornalista americano, vissuto negli anni '80, era ammalato di una forma rara di spondilite anchilosante (malattia che altera le articolazioni fino a portare alla paralisi e alla morte) e chiese di poter essere curato attraverso la somministrazione di vitamina C e con alte dosi di stimoli comici, quali film, filmini e gags comiche: in seguito, la sua salute piano piano si ristabilì. 
Grazie a questa brillante intuizione, Norman Cousin ricevette la laurea ad honoris causa dall'Università della California di Los Angeles.

Da questa esperienza, nasce la Gelotologia (dal greco ghelos, ossia "riso"), scienza che si prefigge, attraverso il buon umore e le emozioni positive che si stabiliscono tra paziente e medico, di stimolare il potenziale di autoguarigione. La Gelotologia pone le sue basi sulla psiconeuroendocrinoimmunologia, che si fonda sullo studio delle interrelazioni tra il sistema nervoso centrale, il sistema endocrino ed il sistema immunitario.

(Tratto dal libro Clown di corsia di Salvatore Oscar Sechi e rielaborato personalmente)


venerdì 23 maggio 2014

Una nuova tappa dell'esperienza di corsia

Mercoledì scorso, per la prima volta, ho fatto corsia con due clown veterani.
È stato veramente emozionante mettermi alla prova e trasmettere tutta quell'energia positiva che avevo da donare quella sera!
Sono stata davvero soddisfatta del sostegno dei miei clown e li ringrazio per tutti quei buoni e utili consigli che hanno saputo darmi per tirare fuori tutta la grinta e le potenzialità che ho dentro!
Credo che piano piano, passo dopo passo, ci riuscirò!

Invito tutti a provare questa straordinaria esperienza che, oltre a far sorridere chi si incontra, aiuta a crescere e a maturare i nostri più profondi pensieri!


domenica 13 aprile 2014

Il clown e le emozioni: la gioia di vivere

Entrare di nuovo in corsia dopo un mese è stato davvero sensazionale: vedere i sorrisi, ascoltare le battute dei clown veterani ed entrare in sintonia con loro mi ha dato una carica unica e che non avevo da tempo!
Un vero e proprio arcobaleno di emozioni!! 


Saper trasmettere la gioia che ci pervade permette alle persone ospedalizzate di sentirne i benefici, non solo a livello fisico, ma anche psichico.
Quella felicità, poi, ci viene restituita dai pazienti, dai genitori, dai parenti, dal personale ospedaliero e da tutte le persone che incontrano noi clown!
Presto mi sono resa conto che la vita è molto più della sofferenza e della malattia: la vita è anche voglia di rimettersi in gioco, collaborare, sentirsi parte di una comunità fraterna!
Il consiglio che mi sento di dare a voi tutti è:

Riscoprite la gioia di vivere!

venerdì 14 febbraio 2014

Il clown e l'umorismo

Quando si va in corsia, si provano sempre sensazioni nuove che possono renderci felici, ma anche farci prendere per un attimo dalla paura. Il segreto è lasciarci pervadere e viverle con serenità, senza spaventarsi. Può capitare di non sentirsi all'altezza del proprio compito, ma non c'è niente di male: anche questo fa parte della nostra umanità e noi dobbiamo saperlo accettare.

Un clown dovrebbe cercare di far emergere tutti i lati della propria personalità perché, grazie a questi, potrebbero nascere nuove gag su cui scherzare, giocare, imparare a non prendersi troppo sul serio.
A questo proposito infatti, Patch Adams dice:

"L'umorismo mi ha salvato la vita perché mi ha reso tutto quello che facevo, o che volevo ottenere, più semplice, anche nei rapporti con gli altri."

TUTTI per un sorriso, un SORRISO per tutti!



Il tirocinio: la prima corsia con i clown

Sono una tirocinante alle prime armi: la mia prima corsia è stata nel reparto di chirurgia nell'ospedale di Rovigo.
Mi sono sbalordita perché, quando i pazienti ci hanno incontrato, hanno sorriso e sono stati al nostro gioco, nonostante la loro salute precaria.

Sinceramente, è una cosa che non mi sarei mai aspettata: mi sono sentita io la persona che più aveva bisogno di attenzione e questo non poteva essere possibile, visto che dovrebbe essere il clown a portare un po' d'allegria e rendere gli altri i protagonisti del gioco!
Da quel momento, capii che dovevo andare oltre, alla ricerca del mio ruolo in qualità di clown. Sentii che quell'esperienza mi avrebbe donato qualcosa di grande che ancora dovevo scoprire.

I clown che mi hanno guidato, però, mi hanno consigliato di far tesoro di ogni momento vissuto e di non aver paura delle mie emozioni: cosa facile a dirsi, ma difficile a farsi!

Ascoltai comunque il loro suggerimento e, durante il cerchio serale - momento di condivisione della corsia tra i clown - ho detto:

«Lascio qui il mio senso di inadeguatezza e porto a casa tutta l'energia trasmessa dai sorrisi



giovedì 13 febbraio 2014

Il clown e l'egoismo

I miei clown veterani mi hanno chiesto se in questa esperienza si può parlare di egoismo.
La prima cosa che ho pensato è che certamente non ci può essere, perché il clown deve essere altruista e a servizio degli altri!

Allora mi hanno fatto un'altra domanda: «Sei sicura che lo fai per gli altri? O lo fai per sentirti meglio con te stessa?»

Inizialmente, pensai che la risposta fosse retorica, poi, invece, ho provato a rifletterci più a fondo, giungendo a questa conclusione: molte volte non ci rendiamo conto che ciò che facciamo per gli altri lo vogliamo innanzitutto per noi stessi. Perciò, dobbiamo amarci per poi donare tutto questo infinito sentimento al prossimo!





mercoledì 12 febbraio 2014

L'empatia dei nasi rossi

Noi clown volontari siamo portatori del messaggio di Patch Adams che ho riportato nei post precedenti.

Durante la mia esperienza di clownterapia, che ancor ora sto proseguendo con molto entusiasmo, ho capito quanto sia importante l'EMPATIA che viene a crearsi tra le persone.

Empatia significa sentire dentro ed è una capacità che fa parte dell’esperienza umana ed animale. Si tratta di un forte legame interpersonale e di un potente mezzo di cambiamento. 

Mi piace definire l'empatia come energia dell'anima che a sua volta ne fa vibrare un'altra e fa scaldare il cuore. Quest'ultimo, invece, è il motore della vita: solo il ritmo delle emozioni e dei sorrisi lo riscaldano.

Per cominciare a riempire la vita di tutti i colori delle emozioni basta poco: 

un NASO ROSSO!


Il messaggio di Patch Adams

Oltre ad un clown, Patch Adams è un grande maestro di vita!

Non solo vuole far sorridere chi incontra ogni giorno, ma spiega anche che in ogni cosa che facciamo ci vuole amore. 

«L'amore è una verità universale»

È questo il messaggio che Patch vuole trasmettere ai bambini. 

Qui sotto è riportato il link, riguardante il video in cui Patch esprime il suo pensiero in merito.

https://www.youtube.com/watch?v=SSu0lqCBRCk


Le "chiavi" di Patch

In seguito, ho riportato alcune frasi di Patch Adams che mi hanno colpito in particolar modo. Potrete trovarle nel contesto cliccando i link sotto riportati.

"Ridere non è solo contagioso, ma è anche la migliore medicina."

http://www.pensieriparole.it/film/p/patch-adams-(1998)/pag2

"Il clowning è un contesto per tirare fuori l'amore."

http://www.repubblica.it/persone/2010/05/04/news/patch-adams-3804546/

"Divenni un esploratore dei continenti dell'esperienza e del divertimento facendo ricerca nel laboratorio dell'umanità."

http://aforismi.meglio.it/aforismi-di.htm?n=Patch%20Adams&pag=2

I termini evidenziati sono le parole chiave che hanno caratterizzato la mia esperienza di tirocinante come clown di corsia: queste sono state dei pilastri fondamentali e delle forti spinte che mi hanno permesso di continuare la mia attività di volontariato.

da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/film/p/patch-adams-(1998)/citazione-32855?f=w:814>

lunedì 10 febbraio 2014

Namaste

In India, quando incontrate qualcuno o vi accomiatate da lui, giungete le mani e dite "Namaste". Significa: "Io onoro in te il luogo dove risiede l'intero universo. Se tu sei in quel luogo in te, e io sono in quel luogo in me, siamo una cosa sola". Namaste
Attraverso le parole di Leo Buscaglia, insegnante di pedagogia nella University of Southern California, mi sento di condividere con voi uno dei momenti più importanti vissuti durante i giorni di formazione all'attività di clownterapia.

L'incontro con l'altro è un'esperienza unica, perché si stabilisce un contatto emozionale interiore. Grazie a questo, il clown può creare un'atmosfera sensazionale, in cui condividere la gioia, attraverso i sorrisi, il motore della vita!


lunedì 6 gennaio 2014

Benvenuti nel mio Blog



In questo blog voglio parlare della mia esperienza nell'associazione Dottor Clown di Rovigo: la miglior terapia è quella dei nasi rossi!
Intervenite numerosi.
Elena.